Bada a come parli, disse Google

Se non siete proprio fuori dal mondo, non dovrà esservi sfuggito il clima pesantuccio che caratterizza il dibattito politico – e non solo politico – oggi.
La volta scorsa vi ho raccontato che esiste addirittura un modo per donare per una buona causa quando ci si imbatte in un tweet carico d’odio, stavolta vi racconto la storia del Big dei Big, ossia Google, che si inventa nientepopodimeno che un tool per dare un valore di toxicity ai commenti che sono lasciati tutti i giorni dagli utenti online.

Il tool si chiama Perspective e fa sì che ogni commento sia valutato in una scala da “very healthy” – quando parla Tonio Cartonio praticamente

sì, proprio lui

fino al massimo dell’odio, il Very Toxic, che praticamente è il livello di odio che si raggiungerebbe in una conversazione tra Satana, Hitler e lo spigolo del mobile in corridoio.

Mashable ha testato lo strumento e si è accorto di qualcosa che non funziona molto, però

In base all’esperimento realizzato, troviamo alcune dichiarazioni giudicate sulla base del contenuto. Ah sì?
Eppure, guardando le opinioni di Milo Yiannopoulos o di Jared Taylor, non sembra che si tratti di espressioni proprio pacifiche. La differenza con i due commenti considerati offensivi, piuttosto, sembra essere unicamente quella di non contenere “bad words”.

˜SPIEGONE

Allora, capiamoci: tool per moderare i commenti e censurare parolacce et similia esistono da quando esistono i blog e i forum. Uno strumento di moderazione come Perspective dovrebbe fare molti passi avanti ed arrivare a essere in grado di analizzare il significato del messaggio, non soltanto i termini utilizzati.
Oppure, e forse questo rientra in un discorso molto più democratico, questo tipo di censura – sì, è censura – ha senso fino a un certo punto, perché possiamo affinare quanto vogliamo gli strumenti nati con lo scopo di moderare le discussioni, ma il lavoro andrebbe fatto a monte, cercando di capire perché mai una persona dovrebbe condividere con il resto del mondo un’opinione carica d’odio – infarcita o meno di parole offensive, conta poco.

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