Donare per una, anzi due, buone cause

“Why not make something positive out of your anger?”

Nel mondo ci sono un sacco di cose brutte e cattive: fame, guerra, povertà estrema, per dirvi proprio le prime tre che mi vengono in mente. Contemporaneamente, soprattutto nella parte del mondo che non è coinvolto direttamente da quelle cose tanto brutte, c’è un dilagare di rabbia e frustrazione che se inventassero i motori a insulto staremmo già prenotando le vacanze 2018 sul sistema di Trappist 1.

Questo fatto non deve essere sfuggito a Isaac Alfton, che si è inventato un’app per fare beneficenza ogni volta che leggiamo un tweet carico d’odio.

Praticamente, l’app in questione si chiama Trigger, funziona grazie al collegamento diretto al profilo Twitter – mi piace un sacco che Twitter e Trigger siano un po’ assonanti, a voi no? – e possiamo utilizzarla per donare a una causa a nostra scelta ogni volta che leggiamo un tweet incazzato. Tipo come succede qui in foto:

Fonte: Mashable

Ora seguitemi perché la faccenda si complica: esistono decine di tool per analizzare il SENTIMENT dei social e di Twitter in particolare, e gran parte di questi fallisce – soprattutto in Italia – perché taglia fuori i tweet sarcastici e quelli passivo aggressivi;

io li chiamo così, ma possiamo immaginare una cosa di questo tipo:
🐦”e voi ancora credete che *personaggio politico di turno* sia una brava persona? ma andate a studiare e informatevi“🐦
e capirete quante difficoltà possano avere i tool a definire, quello che mi sono appena inventata, un tweet negativo.
Contiamo che Twitter perde utenti attivi di anno in anno e a restarci sono pochissime persone, moltissime delle quali si esprimono pressoché esclusivamente con toni sarcastici, e rendiamoci conto del quadro di impotenza davanti al quale ci troviamo.

E se lo dice anche Steve Carell in 40 anni vergine, dev’essere una cosa molto diffusa eh

Dove non arrivano le sinapsi artificiali degli strumenti, però, arriva il cervello umano e in questo caso il cervello di chi si trova a leggere un tweet negativo, e decide di fare una donazione: due piccioni con una fava. 🐦🐦

˜SPIEGONE˜

Un’app che, per una buona causa, fa sì che la rabbia, l’odio e la frustrazione su Twitter siano veicolate ed esorcizzate facendo una donazione sembra davvero un’idea molto bella;
se aggiungiamo che in questo modo possiamo monitorare il VERO sentiment della rabbia ma anche quello positivo della generosità, non sulla base di un’interpretazione semantica dei tweet quanto sulla base dell’evidenza dei fatti, potremmo imparare a contrastare quella tendenza estremamente pericolosa dell’interpretazione fallace dei contenuti sui social media, ad esempio quando si tratta di portare avanti, per dire eh, ne dico una a caso, a caso proprio, una campagna elettorale di un Presidente degli Stati Uniti #PERDIRE

</finespiegone>

Insomma, smettetela di fare polemiche idiote schierandovi con Selvaggia Lucarelli o con gli admin di Sesso droga e Pastorizia e dedicatevi da bravi radical chic quali in fondo siete alle donazioni su Twitter, con Trigger.

Per chi se lo fosse perso, il caso della settimana

 

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