Parolina, personaggio di un cartone animato, aggettivo:
Lo abbiamo usato tutti prima o poi.
Sto parlando del Nickname, questo (ormai) sconosciuto.
Da Wikipedia:
Un nickname o semplicemente nick, nella cultura e nel gergo di Internet, è uno pseudonimo o “nome di battaglia”, usato dagli utenti di Internet per identificarsi in un determinato contesto o in una determinata comunità virtuale. Spesso sono soprannomi, ma possono essere sigle, combinazioni di lettere e numeri.
Il nickname è il soprannome con cui le persone, fino a qualche anno fa in particolar modo, si identificavano su internet.
In una chat room, su un forum, prima della chiocciolina nel proprio indirizzo di posta elettronica: avanti, tutti noi ne avevamo almeno uno.
A volte era il soprannome che ci era stato dato da bambini, altre volte un personaggio di fantasia, altre ancora una sigla, di solito c’era l’anno di nascita come suffisso, oppure un numero importante.
Ma che vuol dire?
Nickname è letteralmente un soprannome (o pseudonimo). Abbiamo tutti capito cosa significa e per cosa veniva utilizzato, ma vediamo un po’:
Come mai non si utilizzano più i nickname?
Pensate allo strumento che utilizzate sul web per socializzare, parlare con amici e/o conoscere persone nuove:
Probabilmente è Facebook, o Whatsapp per i contatti che avete in rubrica telefonica.
Pensate a un indirizzo mail che vi siete creati negli ultimi 5 anni.
Probabilmente la vostra mail sarà nome.cognome@gmail.com – o @yahoo.it, o @live.it, fa poca differenza –
Facebook richiede al momento dell’iscrizione il Nome e il Cognome della persona che sta creando un profilo: i soprannomi sono visti con enorme sospetto, non si possono utilizzare simboli e numeri – soltanto lettere! – ed è possibile modificare il nome utente soltanto un numero limitato di volte.
Whatsapp, inutile dirlo, non dà molto spazio all’utilizzo di nickname: posso modificare il nome con cui i miei amici visualizzano i miei messaggi in una chat, ma sarò sempre visibile in base a come i miei amici mi hanno salvato nella loro rubrica (presumibilmente, nel 99% dei casi col mio vero nome)
Il mio indirizzo di posta elettronica, se è Gmail in particolare, è associato a tutti i servizi correlati del mio provider:
dopo l’acquisizione di YouTube da parte di Zio Google, Il social network di condivisione video chiedeva agli utenti di integrare il profilo youtube (che spesso era un nickname) a quello di Google Plus, che invece richiede il nome vero.
Insomma, impazza e dilaga la mania del nome vero da un bel po’ di anni.
I servizi disponibili sul web sono strettamente correlati, e la nostra immagine digitale dipende sempre più da moltissimi fattori,
posso accedere ai commenti e alle sezioni di community di siti, giornali online e altri social attraverso il mio profilo Facebook, Google Plus o Twitter.
E’ quasi scomparsa la mania del nickname perchè la socializzazione avviene tramite strumenti e social media che sono molto più interessati al’acquisizione dei dati personali di quanto non fosse tempo fa.
Senza spaventarci nè gridare allo scaldalo:
Se prima il nickname era il nostro identificativo che ci permetteva di avere un’identità parallela sul web,
adesso sul web ci siamo letteralmente di persona.
Mario Rossi, nato a Roma il 10/10/1970,
Sport preferito tennis,
Interessi cinema, musica e giardinaggio,
Ha frequentato due bar e un ristorante nell’ultimo mese
Ha letto 5 libri nell’ultimo anno
E’ sposato da 18 mesi
Ha cambiato lavoro due anni fa…
etc. etc. etc.
Ehi, vi avevo detto niente panico.