Praticamente tutti i giorni ci capita di sentire il termine logo, e anche di vederne: siamo letteralmente circondati dall’impronta delle aziende che cercano di distinguersi dalle altre,
in tutti i momenti della nostra giornata.
Al supermercato, quando ci muoviamo nella nostra città, guardando la televisione e navigando su internet.
Eppure spesso capita di fare molta confusione su cosa sia un logo, parola che viene utilizzata per descrivere di tutto, dal nome, al marchio, fino a comprendere il brand in sé.
Da Wikipedia
Un logo (abbreviazione di logotipo, plurale: logo o loghi) è la scritta che solitamente rappresenta un prodotto, un servizio, un’azienda o un’organizzazione.
Tipicamente è costituito da un simbolo o da una versione o rappresentazione grafica di un nome o di un acronimo che prevede l’uso di un lettering ben preciso.
In effetti un logo è letteralmente la componente scritta – il nome del brand – un’icona, che è la componente illustrata, e di solito anche un pay off (una frase che accompagna il logo, caratterizzante dell’identità aziendale).
Ma che vuol dire?
Quando un’azienda si presenta sul mercato dovrebbe avere ben chiari concetti come chi sono, dove mi trovo e dove voglio andare. Un’azienda vinicola locale dovrà avere necessariamente un logo concepito seguendo scelte grafiche totalmente diverse da un logo scelto da un’azienda internazionale che mette in commercio abbigliamento sportivo, per fare un rapido esempio.
Se l’azienda ha un’identità ben definita – l’utilizzo del se non è affatto casuale, dato che non poche aziende, create dal nulla e senza una mission, non possono dire di avere un’identità-,
il modo più rapido efficace e forte che ha per comunicarla è concepire e strutturare un buon logo.
La vera abilità sta dunque nel capire di quale marchio una neonata azienda abbia bisogno:
Come si comunica l’anima del brand?
Come si fa capire in modo immediato e istantaneo cosa si vuole vendere?
Come si fa ad attirare il proprio target di clienti soltanto attraverso un disegnino e un nome?
Molti si cimentano in tentativi di ideare un logo, dando libero sfogo alla propria fantasia, ignorando che dietro alla costruzione di un logo c’è una vera e propria scienza.
E a dirla tutta, c’è anche una buona fetta di professionisti che si occupano specificamente della creazione dell’immagine coordinata: L’Art Director.*
*Esseri mitologici con la testa nelle nuvole e le mani ben salde sul mouse e sulla tavoletta grafica, l’art director ascolta il cliente e si nutre della linfa vitale dell’anima aziendale. La studia, la rivolta, la analizza e la fa a pezzetti. E quando la ricompone, prende forma di un logo.