Ma che vuol dire Banner?

Se ti dico Banner, a cosa pensi?
A meno che tu non sia un fanatico dei fumetti Marvel, difficilmente penserai all’alter ego del gigante verde forte e cattivo, Hulk.

La parola inglese banner significa bandiera, vessillo o striscione. La striscia che solitamente compare all’inizio di una pagina web e che riporta il nome del sito è un banner.
Il banner, o banner pubblicitario, è un’immagine tipicamente rettangolare posizionata su un sito Web o sopra, sotto o ai lati della pagina principale del sito Web ed è collegato al proprio sito Web dell’inserzionista che sceglie di utilizzare l’immagine come annuncio promozionale. 

Sin dagli albori di internet, la pubblicità sul web ha ripreso molte delle modalità di fare pubblicità tradizionale offline, quella caratterizzata da cartelloni e materiale visivo cartaceo, per intenderci.

Oggi il banner in tutte le sue declinazioni possibili ha dato vita ad una giungla di contenuti multimediali molto più complessi: annunci di testo, grafica animata e suono.
Il messaggio solitamente è costituito da un’immagine (GIF, JPEG), programmi JavaScript o applicazioni multimediali sviluppate in Java, ShockWave Flash o Flash, che spesso comprendono suoni o animazioni per attrarre un maggior numero di utenti.
La maggior parte dei siti Web relative al commercio utilizza banner pubblicitari.

Ma che vuol dire?

Il banner viene mostrato quando la pagina che lo contiene viene aperta da un qualunque browser. In gergo tecnico questo  momento si chiama “impression”, e il momento in cui l’utente che visita la pagina clicca sull’immagine del banner, si chiama “click through”.

Molti banner si basano su sistemi a pagamento basati sul click-through rate, ossia la percentuale di click sui banner sul totale delle impression della pagina (che poi altro non è che le visualizzazioni della pagina in questione).

Perché è importante sapere queste cose?
Perché gran parte dei siti, la cui costruzione e manutenzione spesso raggiunge costi annuali considerevoli, necessita di un minimo di introiti. Molti decidono quindi di concedere spazi sul proprio sito a inserzionisti che si basano sulle visite del sito per dare visibilità al proprio prodotto/servizio.

Esattamente come accade sui quotidiani cartacei, con la differenza che, mentre per il cartaceo l’unico dato su cui ci si può basare è la tiratura e quindi il numero di vendite del giornale, per i siti è possibile conoscere numeri che per il cartaceo è impossibile conoscere. 
Parliamo delle statistiche del comportamento degli utenti: numero di visite, tempo passato sul sito, pagine visualizzate e anche e soprattutto, il click thorugh rate che determina il grado di efficienza del banner inserito.