Negli ultimi giorni un’applicazione particolare ha fatto il giro dei profili Facebook:
Si tratta di What Would I Say, richiede l’accesso al profilo dell’utente e in pochi secondi è capace di generare uno status calibrato per il singolo utente.
Perché l’applicazione ha avuto tanto successo?
Non è più un segreto ormai che chi utilizza i social network abbia un grande bisogno di veicolare la propria identità attraverso gli strumenti che ha a disposizione: foto, video, gruppi e pagine, ma soprattutto i famosi status.
Lo status è il nostro umore del momento, il piccolo spazio in cui molti condividono le proprie emozioni, quello che stanno facendo, i propri pensieri.
Ecco allora che uno strumento come What Would I Say, semplice da utilizzare e molto diretto, che va a ripescare in TUTTI gli status che abbiamo pubblicato su Facebook dal momento dell’iscrizione fino ad adesso,
è riuscito davvero a diventare virale, utilizzando unicamente contenuti già presenti!
Il motivo per cui oggi vi parliamo di quest’applicazione è proprio perché il successo di questo giochino ci ha incuriositi per la semplicità dell’idea su cui si basa: le tue idee, i tuoi pensieri e le tue emozioni sono tutto quello di cui c’è bisogno, l’applicazione te li propone rimescolati e ti fa giocare con le tue stesse parole.
Come a dire: noi ti facciamo ripensare a quando hai pubblicato quella frase, a quando hai vissuto quel momento,
e te lo mescoliamo con altri tuoi pensieri, frasi, momenti.
Il risultato sei sempre tu.
nulla si crea e nulla si distrugge, come in chimica così sul web.