Blog: i 9+1 errori da evitare

Quante volte hai sentito dire:

<<Il blog è un ottimo modo per promuovere il tuo business e aumentarne il traffico>>

Eppure, la costante sensazione di star sprecando tempo e denaro investito è sempre dietro l’angolo, per quelle imprese che decidono di lanciarsi nel favoloso mondo dei BLOG.

Niente di più comune: eppure qualche regoletta da seguire c’è, ci vuole impegno, costanza e dedizione. E soprattutto, bisogna evitare di commettere alcuni errori…

1.Scrivere per il pubblico sbagliato

Facciamo un esempio: la Farmacia del Dott.Rossi decide di aprirsi un blog. All’interno del blog inserisce una rubrica settimanale di divulgazione al pubblico su come distinguere i farmaci da banco.
Comunicare un’informazione è molto più difficile di quel che sembra. Con chi stiamo parlando? Chi è il nostro pubblico?
Quando le persone arrivano in farmacia, tra farmacista e cliente avviene una comunicazione esplicita. L’utente del blog, invece potrebbe essere chiunque.
Linguaggio chiaro ma specifico, tecnico ma esaustivo. Sembra facile, ma sapresti farlo?

2.Scrivere male

A scuola alcuni errori potevano pregiudicare del tutto la valutazione di un intero tema o elaborato.
Errori di battitura e di ortografia danno SEMPRE un’idea di scarsa attenzione non soltanto all’utente più severo.
Per non parlare poi di errori nei contenuti degli articoli pubblicati: spesso chi scrive su un blog tende a citare, inserire una fonte senza verificarne l’attendibilità (il web è pieno di sciocchezze!) o a tradurre articoli, magari tramite strumenti automatici, senza ricontrollare gli errori.
In ultima analisi, scrivere sul web è diverso che scrivere sulla carta, è estremamente importante tenere il livello di attenzione sempre alto. Altrimenti si rischia di annoiare e di pubblicare, di fatto, un articolo inutile.

3.Essere incoerente

Decidete di avere una rubrica giornaliera o settimanale: e sia.
Rispettate la calendarizzazione che avete prestabilito però!
E’ sintomo di inaffidabilità non rispettare gli impegni (che tra l’altro ci si è auto imposti, dato che nessuno ci obbliga ad aprirlo il blog) presi con i propri lettori.

4.Annoiare il pubblico

Oltre al problema di rendere gli articoli leggibili, c’è la questione dei contenuti del blog. Va benissimo avere un blog specializzato su tematiche particolari e pubblicare paper su paper dell’Università del Massachussets in cui si rivelano le ultime strabilianti scoperte di quel dato settore. Ma un blog non è la Gazzetta Ufficiale, il blog è tra gli strumenti più utili per avvicinarsi al proprio pubblico. Rendetevi piacevoli! Immagini, link esterni, curiosità, video incorporati. Tutto è concesso.

5.Scrivere senza identità

Voi siete la vostra azienda, e la vostra azienda ha un’identità. Se questo non traspare dal vostro blog, fate bene a chiuderlo. Un’altra Wikipedia non è necessaria.

6.Non avere una forte presenza sui social network

Il blog in sè è un social media, e come tale prevede una presenza costante. Aprire un blog e non implementare plug-in di condivisione sui diversi social network, come Facebook, Twitter, Linkedin, è un segno di scarsa propensione alla viralità. Utilizzare bene i social network significa essere sempre presenti, non diventare invadenti, proporre notizie e contenuti interessanti e MAI e poi MAI essere autoreferenziali.

7.Concentrarsi troppo sui numeri

<<Questa settimana il mio blog ha ottenuto il 30% di visite in meno rispetto a quella precedente, vuol dire che i post erano tutti sbagliati. Devo fare una bella ramanzina all’addetto alla comunicazione.>>

SBAGLIATO. E’ verissimo che i numeri e le statistiche vanno sempre monitorati, ma lo scopo è capire dove si sbaglia. Può capitare un calo di visite, il calo dell’attenzione è la minaccia sempre dietro l’angolo e non bisogna spaventarsi o gridare al fallimento.

8.Concentrarsi troppo sull’auto-promozione.

Già detto: NON essere auto referenziali.
Il visitatore del blog è interessato all’argomento dell’articolo, non vuole sapere voi quanto siete fantastici rispetto alla concorrenza. Probabilmente non interesserà a nessuno che dal 1896 producete il miglior limoncello della regione se non fate altro che ripeterlo come se fosse l’unica cosa che avete da dire.

9.Non investire abbastanza nel vostro disegno

Come quasi tutti i prodotti del web, il blog è un bambino curioso. Cerca nuovi stimoli, cresce continuamente e ha bisogno di costanti cure, il che, il più delle volte, significa investire tempo e risorse, e affidare il prodotto a chi sa come far crescere il progetto.
Iscriveresti tuo figlio ad una scuola in cui si fanno orari dimezzati, non funzionano i servizi igienici e al posto della mensa ci sono i distributori di merendine?
No, appunto.

L’ultima regola la aggiungo io, giusto per complicarvi la vita.


10.Non annoiarsi MAI

Chi è l’utente medio?
Sotto sotto, l’utente medio sei tu.
Quando conosci qualcuno, vi scambiate una stretta di mano e vi presentate: <<Piacere, Mario Rossi>>. Difficilmente, a meno che non si tratti di occasioni particolari, direte: <<Piacere, Mario Rossi, esperto in Questo e Quello, due lauree, un master, un dottorato, un’esperienza all’estero di cinque anni, attualmente mi occupo di Quest’altro e a breve avvierò Bla Bla Bla>>.

Il blog è un social network e non ha spazio per nulla che non sia leggero, piacevole e interessante. Poche cose sono più difficili del trattare argomenti specifici riuscendo a risultare anche simpatici.

L’unico modo per imparare a fare i blogger da soli, è provare a divertirsi.
E se ti sembra impossibile, riempi il blog di GIF come faccio io.